sabato 30 dicembre 2017

Mentre Vigevano dorme, gli altri incassano

Maggio 2016: il Polo Laico invita i cittadini a sostenere la candidatura di Palazzo Riberia al concorso bellezza@governo.it (leggi qui).

Dicembre 2017: pubblicati dal governo gli elenchi delle strutture che si divideranno i 150 milioni del concorso (leggi qui), con importi che vanno dai 40mila ai 2 milioni di euro.

Pavia città porta a casa 120mila euro per il Museo della Cattedrale....

A questo punto non può che sorgere un dubbio amletico: saranno sempre più svegli gli altri o il problema siamo noi vigevanesi, Amministrazione in testa?



giovedì 26 ottobre 2017

Vigevano: privati e fondazioni indichino la strada all'Amministrazione



Nei giorni scorsi si è tenuto a Vigevano, grazie all'organizzazione di Rete Cultura il "Festival delle Trasformazioni".

Quattro incontri per discutere le modalità di trasformazione e di modernizzazione delle città di medie dimensioni, quale potrebbe essere Vigevano.
Il Festival è apparso come una buona opportunità di approfondimento, durante la quale purtroppo è risaltata la quasi totale assenza degli Amministratori locali, forse restii al confronto con titolate esperienze esterne.

La nostra città, ferma da decenni, statica, priva di innovazione, paga il basso livello culturale della discussione cittadina, che discende direttamente dal fatto che le migliori menti locali spesso si trovano a dover emigrare per trovare adeguati spazi e opportunità. Quelle presenti sul territorio, troppo spesso rifuggono invece l'esposizione politica e mediatica, privando la città di argomenti e trame innovative.

Il giudizio da parte dei cittadini più attenti non può dunque che essere duro: Vigevano si avvita sempre più su sé stessa incapace di proporre piani strategici e limitandosi alla gestione occasionale delle questioni. Lo stesso cavalcare temi certamente "sentiti" da parte dei cittadini ma del tutto secondari rispetto alla crisi del mondo del lavoro e dell'occupazione -quale la questione migranti- o il fomentare una dispercezione sul tema sicurezza, non sono che la spia di quanto scarni siano i contenuti progettuali cittadini.

Diversi sono stati gli spunti evidenziati durante questo ciclo di incontri  che hanno posto il focus sulle trasformazioni economiche, del lavoro, della qualità della vita, sull'importanza della cultura e del riuso urbanistico nelle middle town italiane, spaziando dal differente riscontro che la situazione locale ha fra i cittadini, alla necessità di accompagnare al "genius loci" (nel caso di Vigevano evidentemente la Piazza e la scarpa) un programma di city marketing che, sempre con riferimento a Vigevano dovrebbe accostare a Leonardo, il riso lomellino e magari un altro argomento (è emersa quasi scherzosamente nel primo incontro la possibilità di far diventare la nostra, la città "dove si parla delle città medie") su cui investire e da far crescere nel tempo.

Si è discusso poi dell'importanza del brand, che deve rendere riconoscibili tutte le peculiarità locali e per quanto riguarda la cultura, della necessità di viverla come grande fonte economica, in crescita e con un amplissimo spazio di reclutamento dal momento che in Italia il 70% dei cittadini non accede ancora al consumo culturale.
Cultura per una città come Vigevano non può più essere semplice conservazione ed esposizione dei beni ma soprattutto deve divenire produzione culturale e sviluppo dell'elemento esperienziale nella fruizione.
Perché ciò avvenga è necessaria un’ampia integrazione di risorse pubbliche e private e che venga consentito ai siti culturali di avvalersi di autonomia tariffaria e di formazione di reti.

Infine è stata nuovamente sottolineata la necessità di recuperare i centri storici e in particolare di riutilizzare i grandi contenitori (a Vigevano ad esempio, Castello, Riberia, Tribunale, ex Macello, Colombarone) come elemento di sviluppo economico, culturale e persino ambientale.

Tutto questo alla fine è stato lo spunto per una riflessione personale: esiste a Vigevano una location perfetta per realizzare tutto ciò ed è il Castello, che a sua volta potrebbe diventare il volano per il recupero complessivo della città. Punto nodale per ogni percorso di recupero funzionale è, oggi più che mai, la costituzione dell’agognata Fondazione Castello della quale però si sono perse le tracce. Lo stakeholder principale, il Comune, oltre a non avere storicamente energia economica pare quasi aver accantonato la questione. È oggi allora indispensabile, ancor più alla luce dello smantellamento di AST, della situazione di Leonardiana e dell’imminente celebrazione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo, che i privati e le Fondazioni del territorio si assegnino l’incarico di trainare una politica troppo lenta attraverso una road map ben definita che faciliti il processo, facendosi finalmente parte fondante di un recupero strategico della città. 





lunedì 9 ottobre 2017

Ai Vigevanesi piacciono i libri del Polo laico!


Si è rivelata ancora una volta un successo l'iniziativa del Polo Laico "Un'idea per tutti, un libro per te" che alla sua quarta edizione ha nuovamente dimostrato di essere un format gradito ai cittadini vigevanesi.
Nelle circa due ore e mezza per cui si è protratto l'evento, sono state tantissime le persone che si sono fermate alla postazione di via Cesare Battisti a Vigevano: 155 infatti i questionari compilati e circa 200 i libri regalati.



I primi dati, sembrano indicare una maggioranza di donne (65,1%) in prevalenza fra i 50 e i 59 anni (25,8%), quotidianamente attente all’ambiente (il 45% ha indicato un valore di attenzione fra 8 e 10), che si muove in auto (45,1%) o in bici (43,2%) per comodità ma anche per l’inadeguatezza del trasporto pubblico.

 Il timore per la situazione ambientale è un dato reale (74,8%) che ha spinto l’ 89,6% degli intervistati a informarsi sui recenti fatti di cronaca. La maggior parte di loro inoltre pensa che il proprio Comune non stia gestendo al meglio la sicurezza dei cittadini (77.4%), un dato che dovrebbe spingere gli Amministratori locali a una seria rivalutazione del proprio operato.
Fra coloro che hanno ricevuto un libro fra i tanti messi a disposizione dal Polo Laico , la grande maggioranza asserisce inoltre di praticare la raccolta differenziata (90.3%) ma trova Vigevano non sufficientemente pulita (il 43% ha dato voti compresi fra 1 e 4 mentre il 39% fra 5 e 6).

Infine, il 74,8% dichiara di essere intenzionata a votare. Questo dato era stato inserito dai responsabili per sondare il "sentiment" dei vigevanesi verso la politica in una fase in cui cominciano lentamente a mettersi in moto un po' tutte le forze politiche cittadine.



I dati completi in forma grafica verranno pubblicati fra qualche giorno sul sito dell'associazione www. pololaico.org, sul blog www.pololaico.blogspot.com e sui principali canali social.
Il Polo Laico oltre a cittadini, amici e sostenitori, desidera ringraziare calorosamente la SugherPlast s.r.l. di Vigevano e la EdilCassolese di Cassolnovo per il supporto logistico indispensabile alla riuscita della manifestazione.












mercoledì 4 ottobre 2017

Tornano i libri del Polo Laico: Sabato 7 Ottobre a vigevano libri gratis in cambio di un’idea per la città

Ritorna il Polo Laico attraverso la sua Associazione culturale, PLAC!, e lo fa con la sua manifestazione più conosciuta “Un’idea per tutti, un libro per te!“. Questa volta la sede prescelta sarà Via Cesare Battisti, accanto al Municipio. 

Qui, Sabato 7 Ottobre dalle 16 alle 19 verranno regalati libri ai cittadini che vorranno rispondere a un semplice questionario. Nelle scorse edizioni si è spaziato dai problemi di Vigevano, alla racconta di richieste specifiche da parte dei cittadini, a un sondaggio su Città Metropolitana. 

Il Polo Laico, attraverso una scheda composta da circa una decina di domande sonderà la percezione dei vigevanesi riguardo l’ambiente, l’inquinamento, la raccolta dei rifiuti e, in una domanda specifica, nei confronti della politica. Chi volesse risparmiare tempo compilando prima la scheda per poi consegnarla in loco, può trovarla cliccando qui
(in caso di malfunzionamento del link vai alla pagina http://www.pololaico.org/?p=1031 )

In cambio di un libro che potrete scegliere fra le centinaia che esporremo in via Cesare Battisti, vi chiederemo di rispondere ad alcune domande  Ci interessa in questo particolare momento sondare i nostri concittadini sui problemi dell’inquinamento e della tutela ambientale. Sarà un momento di scambio di informazioni che speriamo servirà a chiarire un poco di più le idee sia a noi che a voi. La conclusione è lasciata ad uno spunto di riflessione sulla politica e sulla sua distanza dai cittadini. Un questionario quindi che sarà vissuto in maniera interattiva per provare a vivere la politica in maniera diversa, più leggera ma speriamo anche più coinvolgente.

Con questo evento si riapre dunque la stagione “di ascolto” del Polo Laico che riprende a consultare i vigevanesi per giungere a definire una serie di proposte condivise e partecipate.

Vi aspettiamo numerosi, Sabato 7 Ottobre dalle 16 alle 19 in Via Cesare Battisti a Vigevano!




sabato 25 febbraio 2017

REFERENDUM, MA VA'? PRIMA PERO' LE SCUSE

Giovedì 9 febbraio il Polo Laico ha incontrato il Sindaco Andrea Sala per consegnare il dossier “Vigevano prima di tutto”. Il primo punto conteneva la richiesta di portare in consiglio comunale la delibera di indizione del referendum sull'adesione alla Città Metropolitana di Milano.

Il gioco dei partiti politici provinciali, regionali era già allora chiaro: rinviare, congelare, sopire.
La mancanza di iniziativa di molte forze politiche cittadine era altrettanto evidente: quieta non movere et mota quietare.


Come abbiamo scritto e ribadiamo, per noi del Polo Laico il referendum resta ora l'unico strumento a disposizione dei cittadini per liberarsi dei giochi delle segreterie cittadine, provinciali e regionali di tutti i partiti che hanno sempre considerato e ancora considerano Vigevano serbatoio di voti.


Dare la parola alla città vuol dire consentire ai vigevanesi di provare a riscrivere una nuova storia in prima persona, pensando non agli interessi dell'oggi ma al futuro delle nuove generazioni.

Il Sindaco era sicuro che il referendum non sarebbe servito e che i pareri di CM e Regione sarebbero stati positivi grazie alla sua “strategia” politica. Prendiamo atto dopo l'ennesimo schiaffo ricevuto da Vigevano con il congelamento dell'adesione, che OGGI il Sindaco indica  tale strumento consultivo come unica soluzione da intraprendere.

Fa piacere che oggi faccia proprio il ragionamento politico e la proposta del Polo Laico tanto da pensare che forse potrebbe ascoltarci un po' più spesso. Siamo contenti che abbia cambiato idea.


Questa volta però, caro Andrea, NON BASTA: non puoi cavartela senza pagar dazio. Per questo ti chiediamo:

1. di chiedere scusa alla città e ai vigevanesi dicendo con onestà: “Scusate ho sbagliato". Tutti noi vigevanesi apprezzeremo.
2. Prima di indire il referendum dimostra con ATTI e non con parole il progetto che Vigevano intende realizzare per aderire alla Città Metropolitana.
3. Metti in campo un team dedicato per sviluppare accordi, intese, iniziative con l'Abbiatense e Città Metropolitana, come consente il regolamento alle città confinanti che non fanno parte di CM.
4. Taglia i legami con Pavia su tutti i fronti, progettuali (vedi Castello e soprattutto Fondazione Castello, sviluppo economico legato a Pavia 2020). Ferma la "svendita" di
immobili strategici.
5. Chiama a raccolta Politecnico di Milano, enti di ricerca, poli tecnologici dell'area milanese, fondazioni private, avvalendoti anche di una professionalità come quella del professor Carlo Alberto Carnevale Maffè, vigevanese.
6. Coinvolgi in questa progettualità i comuni lomellini che vogliono partecipare.


La città ha bisogno di ATTI, ha bisogno di vedere che il suo primo cittadino cambia strada e lavora con i vigevanesi e non con le segreterie dei partiti.


Dopodiché, indici finalmente il referendum.



martedì 14 febbraio 2017

Castello, Colombarone, Sforzesca: i nodi irrisolti

Nei giorni scorsi abbiamo consegnato al Sindaco Andrea Sala il seguente documento. Nostro scopo è quello di risvegliare una discussione sui grandi contenitori cittadini e sulle opportunità che potrebbero offrire alla Città di Vigevano, se analizzati con vedute più ampie di quelle da tempo utilizzate dall'Amministrazione. 
Il POLO LAICO crede fermamente che partecipazione, discussione, ascolto e cooperazione  siano i cardini della necessaria rinascita cittadina e per questo ha diffuso il seguente documento alla maggior parte delle forze politiche consiliari chiedendo di lavorare assieme nell'unico interesse di una città che non ha più tempo per aspettare.

NOTA ESPLICATIVA sulla questione Albergo Etico: va segnalato un difetto di informazione di importanza non secondaria. Il progetto presentato pubblicamente dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano avrebbe dovuto insistere su una proprietà privata (Via dei Fiori). Secondo le notizie circolanti questo stesso progetto sarebbe invece stato riproposto, informalmente, per il Colombarone e sarebbe ora il vero destinatario di una delibera piuttosto lacunosa, volta a ricercare portatori di interesse per la struttura. Il progetto originario sarebbe finanziato da Fondazione per circa 2 milioni di euro. Ora, appare chiaro che nel primo caso si pone un dubbio etico ("è etico che Fondazione investa su una proprietà privata anziche su una struttura publica quale potrebbe essere Palazzo Riberia?") mentre nel secondo non appare chiaro come con quella somma si possa pensare di insediarsi in una struttura che richiede un investimento almeno dieci volte maggiore per poter essere recuperata.

Vigevano, 9 Febbraio 2017

All'attenzione del Sindaco di Vigevano, Arch. Andrea Sala


OGGETTO: CASTELLO – FONDAZIONE – LEONARDIANA- SFORZESCA


Lo sviluppo e il futuro di Vigevano passano inevitabilmente dal recupero e dalla valorizzazione del Castello. Una puntuale informazione sulle questioni aperte è fondamentale per coinvolgere la città e per sollecitare il contributo di tutti.
Ad oggi sono diverse le questioni aperte sulle quali manca, da parte dell'Amministrazione Comunale, una comunicazione diretta con la città.
Per questa ragione il POLO LAICO chiede al Sindaco di fare il punto sulla situazione.
Sarà nostra cura diffondere tali informazioni in modo chiaro, aperto e capillare per creare nella città la giusta consapevolezza sulla partita decisiva riguardante il Castello e il futuro di Vigevano e innescarne il conseguente, necessario, dibattito.
1. CASTELLO CONCESSIONE DEMANIO
L'invio al Demanio della documentazione richiesta per ottenere la concessione del Castello:

  • a che punto è? Una prima scadenza era prevista per settembre 2016.
  • E' stato ufficialmente chiesto un rinvio? In che data e con quali motivazioni?
  • Se è stato richiesto il rinvio, il Demanio ha risposto? In quale data, con quale prescrizioni e con quale nuovo termine?
2. FONDAZIONE CASTELLO
La Fondazione Castello era anch'essa annunciata per fine 2016. Siamo lieti che si sia fatto seguito a quanto dal POLO LAICO già suggerito due anni fa e che il modello adottato sia quindi quello di una Fondazione di Partecipazione.

  • A che punto è la sua costituzione?
  • Chi ci sta lavorando all'interno del Comune? Non sarebbe opportuno affidarsi anche ad esperti esterni per definire un modello efficace?
  • Elemento fondamentale per una Fondazione di Partecipazione sono i soci che sono ripartiti in: fondatori, aderenti e sostenitori. Quali enti, aziende, privati sono stati ad oggi contattati ed hanno dato disponibilità per contribuire in modo significativo a dotare la Fondazione dei mezzi necessari per raggiungere i propri scopi?
  • Sottolineiamo come questo sia un passaggio essenziale in quanto tutti i soci fondatori sono riuniti nel Consiglio Generale che dovrà deliberare gli atti essenziali alla vita della Fondazione e nel Consiglio di Amministrazione.
3. STUDIO UNIVERSITARIO
E' stato consegnato al comune uno studio affidato da Confindustria Pavia e Camera di Commercio di Pavia ad una docente universitaria:

  • cosa riguarda, esattamente?
  • contiene un modello gestionale per il Castello che si integra con la Fondazione?
  • contiene un piano di destinazione degli spazi e di reperimento delle risorse?
  • perché il Comune sta partecipando a questo piano con il ruolo, davvero poco rispettoso, di semplice portatore di interesse- stakeholder?
  • Il piano è stato consegnato in Comune. L'Amministrazione ha dato o intende dare un suo giudizio? Perchè non viene illustrato, fatto conoscere alla città?
4. MUSEO LEONARDIANA
Il Museo Leonardiana ha consentito alla città di apparire sulla stampa nazionale come la città di Leonardo, connubio ribadito dalla puntata del programma televisivo " Ulisse" da poco registrata.

  • Il Museo rientra ancora e a quale titolo nella strategia del Comune per lo sviluppo di Vigevano?
  • Cosa intendeva il Sindaco quando ha parlato per il Castello di “rischio di monopolizzazione leonardiana”?
  • Non giudica tale sua dichiarazione, così come il non aver risposto a tono ad una invasiva, non pertinente e non giustificata lettera del Soprintendente ai Beni Architettonici ed Ambientali, pregiudicanti ed inopportune in una fase delicata quale quella di approvazione dei progetti "emblematici" da parte di Fondazione Cariplo fra i quali figurava anche quello del Comune per il Castello che alla fine non ha ricevuto finanziamenti?
  • La gestione affidata a Giunti è scaduta: è stata rinnovata? Verrà rinnovata?
  • Come intende procedere l'Amministrazione Comunale per rimediare al mancato coinvolgimento della città, con le sue associazioni e attività commerciali nella gestione e programmazione del Museo?
  • Il Sindaco smentisce la voce che quello di Leonardiana sarà venduto come format per ripianare i debiti di AST, il che porterebbe ad una chiusura del Museo e ad un suo trasferimento in altra città?
5. COLOMBARONE E SFORZESCA
Il "Colombarone" è il primo esempio assoluto in Italia di complesso agricolo a corte chiusa. Riveste potenzialmente una importanza simile a quella di Piazza Ducale ma versa in stato di degrado avanzato. Tutte le Amministrazioni non lo hanno mai "pensato" per come si presentava in passato ovvero centro di un sistema agricolo e rurale che conta cascine storiche (Pecoraia e Favorita, di proprietà di privati e in stato di abbandono ), Mulini (Mora Bassa e Mora Alta), canali, marcite, terreni agricoli. Chiediamo perciò al Sindaco:

  • A che punto è e come si intende strutturare il bando per la manifestazione di interesse? L'Amministrazione si limiterà a recepire interessi di parte non collegati alle strategie sul Castello e sullo sviluppo della città? Oppure elaborerà linee di indirizzo precise per il recupero di questo prezioso bene?
  • sono vere le voci che darebbero per possibile una cessione del suo utilizzo, a titolo gratuito, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, già interessata in zona Sforzesca ad investire su una struttura di proprietà privata, finalizzandola all'attività di "Albergo Etico"?(vedi nota esplicativa).
  • perché il Sindaco e l'Amministrazione non hanno chiesto alla Fondazione di investire su Palazzo Riberia anziché su immobili di proprietà privata in via dei Fiori, rinunciando così a una operazione di recupero di una zona centrale degradata , che a parità di investimento avrebbe avuto una ricaduta nettamente maggiore per la città?
  • considerando nel suo insieme il complesso architettonico e rurale della Sforzesca, perché il Sindaco e l'Amministrazione non danno vita ad un tavolo di confronto con i proprietari degli immobili (cascine e via dei Fiori) per tentare di concertare un accordo per dar vita ad un ambizioso progetto di recupero a livello europeo, sul modello di quanto fatto in provincia di Treviso (vedi oltre).
  • Quali passi sono stati fatti a livello di piano del territorio e con la Provincia di Pavia per risolvere il problema della tangenziale esterna della Sforzesca, al fine di alleggerire il traffico nella frazione permettendo così la sua valorizzazione? A questo proposito consideriamo l'apertura di un distributore di carburante sulla direttrice che dal centro città porta alla Sforzesca uno scempio ambientale e pregiudiziale per il recupero e valorizzazione della frazione. Sulla base di quali valutazioni è stata data l'autorizzazione a realizzare tale impianto?
  • Ricordando al Sindaco l'impegno verbale preso a suo tempo con il POLO LAICO  sul fatto che non si sarebbero concessi insediamenti proprio in quella zona , chiediamo ora che non vengano consentiti ulteriori e scriteriati interventi lungo tale direttrice, nella speranza che questa volta le promesse non vengano disattese.
____________

SFORZESCA: L'ESEMPIO DI RONCADE (Treviso)





Una ex fattoria abbandonata all'interno di un'area agricola di 15 ettari di proprietà del Comune di Roncade (Treviso). Oggi è una struttura all'avanguardia che produce innovazione, mette assieme incubazione e accelerazione per le startup e aiuta le imprese tradizionali (manifatturiere legate al calzaturiero e agricoltura tra le altre) a trasformarsi in un'ottica digitale.



Si chiama H-Farm. Farm perché la sede è immersa nel verde dell'ex area agricola del trevigiano Ca’ Tron e l’ambiente è sempre più un valore percepito anche dalle imprese. Farm perché collega l’idea della fattoria della tradizione contadina con le più avanzate tecnologie del web.  H invece sta per Human. L’idea è che la tecnologia debba essere compatibile con l’uomo e resa di più facile fruizione. Così come era umano il mondo agricolo la stessa attenzione all’uomo deve essere al centro anche nello sviluppo di una nuova tecnologia.



Il ruolo del Comune di Roncade è stato limitato alla riconversione di un fabbricato trasformandolo in area formazione con mensa e cucina.

L'iter, molto semplice, è stato il seguente: istanza presentata il 30 novembre 2012, parere favorevole del Consiglio comunale il successivo 28 dicembre e invito alla firma dell’accordo il 16 gennaio 2013.