martedì 30 dicembre 2014

Sulla città metropolitana

Le varie posizioni sull'ingresso di Vigevano nella Città metropolitana di Milano. (da La provincia pavese)

giovedì 27 novembre 2014

CITTA' METROPOLITANA, DOPO LA RICHIESTA APPROFONDIAMO, DISCUTIAMO, INFORMIAMO



CITTA' METROPOLITANA, DOPO LA RICHIESTA
APPROFONDIAMO, DISCUTIAMO, INFORMIAMO 



IL DECALOGO DEL POLO LAICO



1. La richiesta di adesione alla Provincia di Milano e quindi alla Città Metropolitana che abbiamo approvato in Consiglio Comunale era indifferibile per poter sfruttare una precisa finestra temporale e non perdere il treno o meglio, per assicurarsi la disponibilità del biglietto. Sul treno si può ancora decidere assieme se salire o meno.



2. Adesso occorre però passare a queste fasi, per noi indispensabili:


a) approfondimento
b) discussione attraverso il coinvolgimento della città
c) informazione diffusa.

3. Con tutta la stima per entrambi, non è sufficiente che il Sindaco Sala e la consigliera Barbara Verza rappresentino la città come uditori.

4. Occorre evitare che una questione così importante per il futuro di Vigevano come l'adesione alla Città Metropolitana, diventi argomento di propaganda elettorale. E allora, sempre con la massima considerazione del Sindaco Sala e della consigliera Barbara Verza, non può sfuggire il loro ruolo di possibile candidato sindaco alle prossime Amministrative.

5. Serve dunque una posizione terza assieme ad un atteggiamento laico per avviare un sereno e costruttivo dibattito sulla Città Metropolitana. Lontano cioè da una visione di adesione fideistica ma che tenga conto dei reali problemi e del dibattito in corso a livello non tanto politico ma fra esperti e studiosi (esperti di amministrazione, di costituzione, etc.), nonché dell'esempio di realtà associative costituite.

6. Serve che Vigevano, intesa non come consiglio comunale ma come comunità, ragioni e che sia messa nelle condizioni di sapere e di dare il proprio contributo ad un passaggio che può essere epocale per la nostra storia.

7. Occorre approfondire e sviluppare quei temi che come Polo Laico abbiamo posto e cioè:


a) allargamento dell'informazione e del coinvolgimento ai comuni della Lomellina dei quali Vigevano può essere la testa di ponte nella Città Metropolitana. 

b) definizione di un progetto forte che definisca l'identità di Vigevano insieme a una proposta culturale e industriale da sottoscrivere con il Comune di Milano sui binomi: Castello e quindi Leonardo; moda e calzatura, quindi collegamento con le Università di Milano e i centri di ricerca.

8. Riteniamo che debba essere l'Amministrazione Comunale e quindi il sindaco Sala in quanto rappresentante legittimo ed eletto della comunità vigevanese a doversi attivare per garantire il dibattito, il coinvolgimento della città e soprattutto l'imparzialità e la correttezza.

9. La richiesta del Polo Laico al Sindaco Sala è quella di costituire un gruppo di lavoro con personale comunale e professionalità esterne per definire in brevissimo tempo un programma di lavoro e di interventi.

10. La richiesta è che il lavoro fatto venga alla fine pubblicato per farlo diventare patrimonio informativo e scientifico per la prossima amministrazione



domenica 23 novembre 2014

Telepavia "EXTRA": intervista a Luca Bellazzi, capogruppo Polo Laico

"Riprendiamoci la città. Partecipando". Intervista di TelePavia a Luca Bellazzi, capogruppo consiliare del Polo Laico sugli eventi organizzati per sensibilizzare la cittadinanza vigevanese alla partecipazione e alla condivisione delle idee e sulla situazione politica cittadina.


  http://youtu.be/7s_zUOkRoD4

martedì 18 novembre 2014

"RIPRENDIAMOCI LA CITTA'. PARTECIPANDO" : TAVOLO NUOVE POVERTA'



"RIPRENDIAMOCI LA CITTA'. PARTECIPANDO" : TAVOLO NUOVE POVERTA'

da questo tavolo reso sempre più attuale dal periodo di grave crisi economica e sociale, è emerso che ri-orientare e anche innovare le politiche sociali del Comune è una urgenza che va affrontata con una nuova visione.

Già ora esiste una domanda crescente di servizi destinata ad aumentare, senza tenere conto di chi ai Servizi sociali ancora non si rivolge  e quindi saremo sempre più in presenza di richieste di intervento a causa della crisi, del disagio economico e sociale, ma anche relazionale delle persone e delle famiglie.



1. Il Comune deve svolgere un ruolo attivo e consapevole di regia e questo lo può fare solo se conosce  i fenomeni sociali.

PROPOSTA:

creazione di un UFFICIO STATISTICA E STUDI che non si limiti a fornire dati statistici agli enti che li chiedano (Istat, Ministeri, Regione), ma che in collaborazione con Università e ospitando stagisti analizzi ed estrapoli i tantissimi dati che ha grazie ai servizi anagrafici.



2. Il Comune deve passare dalla logica per cui i cittadini si recano in un’unica sede  dove tutto è accentrato e burocratizzato, alla nuova logica del decentramento del Sociale.



PROPOSTA:

aprire negli ex quartieri cittadini in spazi pubblici o in spazi in collaborazione con le parrocchie cittadine CASE DEL SOCIALE dove saranno presenti le assistenze sociali comunali,i rappresentanti di quelle associazioni che in quelle parti di città sono maggiormente richiesti,il vigile di quartiere.

In questo modo si giunge ad una conoscenza diretta delle realtà e soprattutto delle nuove povertà e si possono creare progetti ad hoc come: BANCHE DEL TEMPO – ASSEGNI DI INTEGRAZIONE SOCIALI in cambio di lavori per sistemare spazi pubblici o creare spazi di collettività, dar vita a mini cooperative per aiutare gli anziani in lavori di manutenzione, etc.
Tutti esempi di ECONOMIA COLLABORATIVA che in altri comuni funzionano perfettamente.



3. Comune, associazioni di volontariato, privato sociale devono definire ogni anno un vero e proprio PIANO SOCIALE che individui obiettivi e risorse.

PROPOSTE:

1. Accorpare Coordinamento del Volontariato e Centro Servizi Volontariato in una struttura unica da potenziare per fornire alle associazioni servizi comuni, far crescere la capacità di intercettare finanziamenti e quindi preparare progetti,  creare una banca dati delle pratiche migliori realizzate in altre realtà.



2. Favorire da parte del Comune l’aggregazione tra associazioni di volontariato che si occupano delle stesse tematiche sociali




4. Comune e Fondazione Piacenza e Vigevano per il sociale.
Alla luce delle indicazioni recenti della associazione nazionale che raggruppa le fondazioni bancarie che delinea una maggiore attenzione e destinazione di risorse verso il sociale e le nuove povertà e invita le Fondazioni territoriali a creare reti sociali per ottimizzare progetti, risorse ed interventi dando alle Fondazioni un ruolo attivo e non più solo passivo di ricezione delle proposte,


PROPOSTE

- Intervenire e affrontare la difficoltà delle associazioni di volontariato cittadine a presentare progetti alla Fondazione e quindi usufruire delle risorse destinate al sociale dalla Fondazione per Vigevano. Risorse che spesso non vengono utilizzate per mancanza di domande.
- Individuare le cause di tale debolezza, trovare nuove modalità, a partire dalla formazione e dalla definizione di obiettivi condivisi grazie al PIANO SOCIALE, per arrivare alla presentazione di progetti costruiti da più associazioni.


"RIPRENDIAMOCI LA CITTA'. PARTECIPANDO" : TAVOLO GIOVANI




Come preannunciato,  eccoci alla pubblicazione dei temi trattati ai tavoli di discussione del secondo incontro della serie "Riprendiamoci la città. Partecipando" organizzato dal Polo Laico Domenica mattina in Castello. Una mattinata intensa, divertente e stimolante che ha visto una buona risposta di pubblico direttamente partecipante alla discussione e che verrà riproposta nei prossimi mesi.



"RIPRENDIAMOCI LA CITTA'. PARTECIPANDO" : TAVOLO GIOVANI

La prima necessità emersa è quella degli spazi dove poter esprimere le proprie vocazioni.

Nel settore della musica ad esempio la proposta è quella di attrezzare e concedere, con pratiche burocratiche limitate e a costo zero, aree del centro storico per esibizioni di artisti o gruppi locali durante i weekend. L'Amministrazione potrebbe poi farsi promotrice di un coordinamento dei locali pubblici attrezzati con stages che possano essere utilizzati gratuitamente come sala prove nei primi giorni della settimana. Un progetto pubblico potrebbe unire i due aspetti. 

C'è ampia condivisione  sulla creazione di uno spazio ben riconoscibile, fisico, dove chi vuole sviluppare, conoscere, far conoscere le proprie vocazione possa trovare spazio e ascolto. In questo senso un progetto condiviso di recupero dell'area di Palazzo Riberia per la creazione di una sorta di Cittadella dell'Arte e della Cultura è sentita come fatto ampiamente positivo dal momento che si verrebbe a creare una sorta di incubatrice di idee e talenti con un ruolo propulsivo sulla città.  L'Amministrazione, oltre a cedere in uso l'immobile, dovrebbe avere un ruolo di coordinamento non invasivo, con uno sportello di ascolto, a burocrazia zero, che abbia anche funzione propositiva rispetto a iniziative mirate e che funga da raccordo fra le idee e il loro finanziamento (pubblico o privato). Tale progetto ha altresì una valenza sociale importantissima anche rispetto al recupero dei luoghi e delle genti del quartiere dove è localizzato. 

Anche il piano trasporti locali necessiterebbe a giudizio dei ragazzi di qualche modifica. Ad esempio, non esistono collegamenti con la multisala di Parona. Sono emersi problemi anche per i collegamenti con i centri limitrofi. In questo senso piste ciclabili protette di collegamento a raggiera con il centro cittadino sarebbero auspicabili. 

Lavoro: in attesa che il rilancio della città crei posti di lavoro, la necessità è quella di dare la possibilità ai giovani di crearsi un lavoro. Questo può avvenire praticamente attraverso un grande laboratorio quale può essere il centro culturale ma soprattutto facilitando l'accesso dei giovani al credito. La necessità è quella di studiare una modalità di intervento dell'Amministrazione nei confronti degli istituti di credito per facilitare la concessione di prestiti a fronte di progetti ben definiti e innovativi. 

E' stata segnalata anche l'esigenza di un referente dell'Amministrazione, riconosciuto e riconoscibile dai ragazzi che possa facilitare l'incontro fra loro e l'Amministrazione, agevolando i percorsi.


Un'altra esigenza è quella di creare una applicazione per dispositivi mobili che consenta a tutti una volta scaricata di essere informati in tempo reale sugli avvenimenti  e gli appuntamenti cittadini.
E' stato sottolineato come , in questo e in generali per tutte le iniziative rivolte ai giovani, la qualità deve essere massima pena il non utilizzo.
Questa annotazione ha un importante risvolto sociologico perchè innesca la discussione sul modo di comunicare verso i giovani: esso non deve mai essere invasivo, mai  eccessivamente "marchiato" .
I giovani devono rendersi conto da soli della efficacia o della praticità di un'offerta e solo allora la adotteranno.
La situazione di Vigevano è vista poi come ulteriormente particolare in quanto il "provincialismo" fa si che ci sia scetticismo nei confronti della novità che generalmente viene apprezzata soltanto quando diffusamente condivisa.
In generale una cosa tende a essere apprezzata perchè "piace" piuttosto che per un riconoscimento diretto della sua "bellezza".
Sull'argomento app è stata suggerita la possibilità, proprio per renderla "adottabile" dai giovani, di chiedere a loro stessi attraverso un concorso di idee per non professionisti.



lunedì 17 novembre 2014

"Riprendiamoco la città. Partecipando" seconda edizione

"Riprendiamoco la città. Partecipando". Ancora una buona risposta dei vigevanesi alla seconda edizione della nostra iniziativa tesa all'ascolto della città vera e dei cittadini con le loro esigenze e le loro proposte. Questa volta abbiamo afrontato tre aspetti sociali con tavoli tematici riferiti ai GIOVANI e alle loro esigenze, alle NUOVE POVERTA' e all' INTEGRAZIONE sia in termini di immigrazione che di disabilità. Oltre due ore di discussioni aperte, partecipate e produttive. A breve pubblicheremo le esigenze e le proposte emerse.
POLO LAICO: perchè in città c'é qualcuno che ti ascolta





mercoledì 12 novembre 2014

Vigevano e la Città Metropolitana

Il Polo Laico ha approvato l'atto formale di richiesta di adesione alla Provincia di Milano, quale primo passo per l'ingresso nella costruenda "Città metropolitana" in coerenza con quanto votato all'unanimità dal Consiglio Comunale in precedenza, ovvero il mandato al Sindaco di procedere su questa strada.

Come abbiamo ben specificato durante il dibattito in Consiglio Comunale, noi pensiamo che  l'ingresso in Città Metropolitana possa rappresentare un salto in avanti rispetto a una condizione che vede Vigevano bloccata nella stagnazione economica della Provincia di Pavia, una stagnazione che appare senza prospettive.
Detto questo però occorre essere ben chiari: l'adesione alla città metropolitana avrà davvero un senso compiuto soltanto a due condizioni:

1) che durante questo periodo di costituzione della Città Metropolitana in cui Vigevano potrà  in ruolo di uditrice, sia pur senza diritto di voto , partecipare alla costituzione, la cittadinanza venga coinvolta in modo che la scelta definitiva sia davvero partecipata. Uno dei metodi  potrà  essere un referendum  che giunga al termine un percorso  in cui i cittadini vengano chiaramente informati di quanto potrebbe avvenire e dei significati della scelta. Sull'emendamento presentato in Consiglio Comunale dalla minoranza il Polo Laico ha invece deciso di astenersi perchè la sua approvazione avrebbe di fatto vanificato la delibera che doveva dare il via all'iter, facendo di certo ritardare un percorso che invece può avvenire su un binario parallelo.

2) che Vigevano prepari l'eventuale ingresso in Città Metropolitana coinvolgendo la Lomellina, nel senso di farsi promotrice della creazione di un "sistema" che  con le sue valenze agricole e naturalistiche, integrato alle risorse industriali del Distretto di Vigevano e alle possibilità di sviluppo culturale e turistico della nostra Città, crei le condizioni perchè all'ingresso nella Città Metropolitana si possa avere  una reale forza  propositiva nei confronti della metropoli.

Se queste due condizioni non verranno rispettate la scelta di aderire alla Città Metropolitana allora sarà privata di ogni significativo contenuto e con difficoltà potrà essere portatrice di benefici per la città di Vigevano e per  il suo territorio

martedì 11 novembre 2014

‘Riprendiamoci la città - Partecipando’ ATTO SECONDO

Domenica 16 novembre alle ore 10.00 presso la Sala dell’Affresco del Castello l’Associazione Culturale “Polo Laico” organizza il secondo appuntamento di ‘Riprendiamoci la città - Partecipando’.

Questa volta data la vastità dell’argomento abbiamo scelto di trattare un solo tema generale , quello dei BISOGNI SOCIALI, declinandolo però sui soliti tre tavoli che questa volta riguarderanno:

- i giovani:

  • come ascoltarli? dove ascoltarli?

- l'integrazione:

  • ridurre il disagio sociale, sia che origini dall’immigrazione sia che origini dalla disabilità.

- le nuove povertà:

  • il recupero al lavoro, un’emergenza sociale.
  • dopo il caso mense: nuove proposte

La discussione è libera e aperta a tutti i cittadini che vogliano partecipare alla costruzione di una città nuova. L'Associazione Polo Laico  non invia inviti ufficiali alle "personalità" o alle "cariche" come usa in questi casi ma invita tutti i cittadini che, con le loro esperienze, possono apportare la loro visione e la loro idea di città.

sabato 8 novembre 2014

Le idee dei Vigevanesi in cambio di un libro. Parte 4: VARIE

Concludiamo la presentazione delle "idee" regalate dai vigevanesi alla loro Città in cambio di un libro offerto dal Polo Laico durante l'iniziativa "Un' idea per tutti, un libro per te" che abbiamo organizzato sabato 18 Ottobre in Via Caduti per la Liberazione.

Le schede da compilare erano suddivise in tre argomenti, cultura, ambiente e sociale e in uno spazio "varie". I cittadini potevano compilare uno, due o tutti gli spazi.

Vediamo allora nello spazio meno "obbligato" cosa hanno suggerito i nostri concittadini.

Ricordiamo che il progetto del Polo Laico "Riprendiamoci la città. Partecipando" prosegue Domenica prossima, 16 Novembre alle 10, con i tavoli tematici presso la Sala dell'Affresco del Castello Sforzesco. 
Questa volta il tema, vasto, sarà unico, il "Sociale" declinato però in tre argomenti: "Giovani", "Integrazione", "Nuove povertà ".
Noi continuiamo ad ascoltare, voi continuate a partecipare! 

VARIE
1. spostare il parcheggio in Sant'Ambrogio e fare spazi verdi scoprendo il Naviglio
2. rivalutazione dell'Ospedale Civile
3. complimenti per il vostro nuovo logo
4. rimettere i cassonetti
5. più musica nella Piazza e nelle vie
6. uno spazio più ampio per portarci i nostri amici animali a correre e poterli lasciare liberi senza l'obbligo del guinzaglio
7. si potrebbe sfruttare meglio il nostro patrimonio edilizio-architettonico per momenti di aggregazione
8. abbiamo perso la Fiera della calzatura. rimettiamoci in pista con una Fiera della Calzatura regione Lombardia al palazzetto dello Sport inutilizzato in modo vergognoso
9. migliorare i collegamenti con Milano (banale ma reale!)
10. Thalia + Ludo
11. Valorizzare di più il centro storico, non solo con eventi ma anche incentivando attività commerciali
12. Infrastrutture: Vigevano si trova alla convergenza di tre Province ed è sostanzialmente scollegata da tutte e tre. Le strade cittadine sono in condizioni pietose. Migliorare il presidio delle forze dell'ordine sul territorio..
13. Arredamento urbano
14. Più posti per ragazzi
15. Centro più vivo con più negozi
16. Cambiare la mentalità chiusa ed ottusa dei Vigevanesi
17. le strade in ordine
18. tanta gente che non ha cura della città andrebbe allontanata. Sensibilizzare di più le persone sul rispetto ambientale e controllare la raccolta rifiuti
19. Migliorare la fruibilità da parte dei bambini del parco di Via leopardi (di fronte al gealtiere). Per tutti i parchi di Vigevano inserire un'area cani
20. istituire "Vigili di quartiere" e numero verde per sorveglianza sistema rifiuti. Multare i cittadini inadempienti (proprietari di cani inclusi). dare sconti e priemi a chi meglio opera nel settore.

giovedì 6 novembre 2014

Le idee dei Vigevanesi in cambio di un libro. Parte 3: SOCIALE

Terza puntata della presentazione delle "idee" regalate dai vigevanesi alla loro Città in cambio di un libro offerto dal Polo Laico durante l'iniziativa "Un' idea per tutti, un libro per te" che abbiamo organizzato sabato 18 Ottobre in Via Caduti per la Liberazione.

Le schede da compilare erano suddivise in tre argomenti, cultura, ambiente e sociale e in uno spazio "varie". I cittadini potevano compilare uno, due o tutti gli spazi.

Cominciamo ad illustrare le proposte che hanno riguardato il SOCIALE.

L'attenzione dei cittadini che hanno partecipato è stata mirata a iniziative di sostegno al lavoro e, soprattutto, alla creazione di luoghi di socializzazione fra i quali spicca nettamente l'esigenza di una nuova multisala, più vicina al centro città e quindi più facilmente raggiungibile. Per fortuna questa esigenza potrebbe venire presto colmata in zona centro commerciale dall'iniziativa di un gruppo privato. 

SOCIALE
1. Summer rock per vivacizzare la città ducale con eventi musicali e di intrattenimento in 7 settimane. Ogni settimana un tema e artista diverso. Evento patrocinato da Comune e sponsor, in Castello Sforzesco, può coinvolgere tutte le varie associazioni culturali, teatrali, musicali e sportive della città. Ogni settimana si esibisce un artista famoso.
2. Sussidi e servizi: colpire drasticamente chi se ne approfitta. Per chi ha bisogno di essere aiutato, alzare il quantitativo di denaro che viene assegnato. Migliorare i servizi per gli anziani.
3. iniziative per i bambini (con un parco in Castello meraviglioso e utilizzato per nulla)
4. più domeniche con eventi nel centro cittadino e nuovamente concerti in Castello
5. creare un "nonno parking" ovvero un posto per lasciare i nonni per qualche ora accuditi mentre si fanno le proprie faccende
6. più attenzione per i bambini e per gli anziani
7. affidare appalti di piccole entità (pulizie, piccolo facchinaggio etc.) alle cooperative sociali di tipo "B" della nostra città, facendo lavorare (come vincolo) persone bisognose segnalate dai servizi sociali (anche a rotazione per dare a tutti una possibilità). Gli appalti a km 0 non hanno funzionato, proviamo con gli "affidamenti sociali" (o come si vogliono chiamare, il nome per ora non è molto bello! ma ci lavoro!)
8. tenere chiusi i centri commerciali la domenica in quanto non è fondamentale fare la spesa in tale giorno. Inoltre impedisce a chi ci lavora di passarla in famiglia. Credo sia fondamentale scegliere con chi passare la domenica in famiglia!
9. creare un ambiente dove chiunque può stare in sicurezza senza pensieri per i giovani tipo me
10. non è un'idea ma vorrei segnalare la grave assenza di una multisala cinematografica in città
11. più controlli sulla criminalità e fermare anche quella "piccola". In questo momento in certi luoghi la situazione è ingestibile e le Autorità lo sanno.
12. favorire l'integrazione culturale. Vigevano non si deve chiudere su se stessa ma capire che il futuro è l'unione di più popoli e culture, nel rispetto delle tradizioni e della cultura di ciascun popolo. Il futuro è inevitabilmente dato dal melting pot
13. uno spazio/punto di riferimento per gli adolescenti
14. un cinema
15. più posti per ragazzi
16. cinema
17. corsi per adulti organizzati dal comune a costi accessibili
18. riaprire spazi di incontro per giovani (tipo informagiovani)
19. un cinema
20. avere scuole decenti
21. avere più iniziative in Castello
22. più iniziative in Castello
23. più parchi per bambini con percorsi ciclabili e aree cani
24. più iniziative nel Centro storico (musica ecc..) per non farlo morire definitivamente
25. un bel parco giochi attrezzato per i bimbi
26. aumentare spazio per i giovani (discoteche e locali), organizzazione di eventi come concerti. Utilizzare di più il Palazzetto.
27. Sfruttare Castello e Centro storico per aggregazione sociale
28. un cinema
29. cinema
30. riaprire un cinema o uno spazio teatrale (oltre Cagnoni) ad uso sociale esteso (anziani-giovani e altri). destinare i fondi per il polo calzaturiero del macello alle scuole pubbliche (per ristrutturare e mantenere l'esistente). Destinare il macello a mercato settimanale permanente!L'area mercato trasformarla in parco/parcheggio
31. aumentare la portata di ferrovie e strade in vista dell'EXPO 2015, soprattutto quelle riguardanti Milano-Vigevano
32. Internet point. Più locali.
33. locali per giovani, centri sociali, più luoghi per lettura, musica
34. book crossing
35. più sicurezza, più "pulizia" in tutti i sensi, aumentare iniziative nel centro storico per far vivere una città che sta morendo
36. Early intervention centre for autism
37. Mandare a casa tutti i giudici tanto non si risolve nessun caso
38. una discoteca;  iniziative in Castello