Come preannunciato,
eccoci alla pubblicazione dei temi trattati ai tavoli di discussione del
secondo incontro della serie "Riprendiamoci
la città. Partecipando" organizzato dal Polo Laico Domenica mattina in Castello. Una mattinata intensa,
divertente e stimolante che ha visto una buona risposta di pubblico
direttamente partecipante alla discussione e che verrà riproposta nei prossimi
mesi.
"RIPRENDIAMOCI
LA CITTA'. PARTECIPANDO" : TAVOLO GIOVANI
La prima necessità emersa è quella degli spazi dove poter esprimere le proprie
vocazioni.
Nel settore della musica ad esempio la proposta è quella di
attrezzare e concedere, con pratiche burocratiche limitate e a costo zero, aree
del centro storico per esibizioni di artisti o gruppi locali durante i weekend.
L'Amministrazione potrebbe poi farsi promotrice di un coordinamento dei locali
pubblici attrezzati con stages che possano essere utilizzati gratuitamente come
sala prove nei primi giorni della settimana. Un progetto pubblico potrebbe
unire i due aspetti.
C'è ampia condivisione
sulla creazione di uno spazio ben riconoscibile, fisico, dove chi vuole
sviluppare, conoscere, far conoscere le proprie vocazione possa trovare spazio
e ascolto. In questo senso un progetto condiviso di recupero dell'area di Palazzo Riberia per la creazione di una
sorta di Cittadella dell'Arte e della
Cultura è sentita come fatto ampiamente positivo dal momento che si
verrebbe a creare una sorta di incubatrice di idee e talenti con un ruolo
propulsivo sulla città.
L'Amministrazione, oltre a cedere in uso l'immobile, dovrebbe avere un
ruolo di coordinamento non invasivo, con uno sportello di ascolto, a burocrazia
zero, che abbia anche funzione propositiva rispetto a iniziative mirate e che
funga da raccordo fra le idee e il loro finanziamento (pubblico o privato).
Tale progetto ha altresì una valenza sociale importantissima anche rispetto al
recupero dei luoghi e delle genti del quartiere dove è localizzato.
Anche il piano trasporti
locali necessiterebbe a giudizio dei ragazzi di qualche modifica. Ad
esempio, non esistono collegamenti con la multisala di Parona. Sono emersi
problemi anche per i collegamenti con i centri limitrofi. In questo senso piste
ciclabili protette di collegamento a raggiera con il centro cittadino sarebbero
auspicabili.
Lavoro: in attesa
che il rilancio della città crei posti di lavoro, la necessità è quella di dare
la possibilità ai giovani di crearsi un lavoro. Questo può avvenire
praticamente attraverso un grande laboratorio quale può essere il centro
culturale ma soprattutto facilitando l'accesso
dei giovani al credito. La necessità è quella di studiare una modalità di
intervento dell'Amministrazione nei confronti degli istituti di credito per
facilitare la concessione di prestiti a fronte di progetti ben definiti e
innovativi.
E' stata segnalata anche l'esigenza di un referente dell'Amministrazione,
riconosciuto e riconoscibile dai ragazzi che possa facilitare l'incontro fra
loro e l'Amministrazione, agevolando i percorsi.
Un'altra esigenza è quella di creare una applicazione per dispositivi mobili che
consenta a tutti una volta scaricata di essere informati in tempo reale sugli
avvenimenti e gli appuntamenti
cittadini.
E' stato sottolineato come , in questo e in generali per
tutte le iniziative rivolte ai giovani, la qualità deve essere massima pena il
non utilizzo.
Questa annotazione ha un importante risvolto sociologico
perchè innesca la discussione sul modo di comunicare verso i giovani: esso non
deve mai essere invasivo, mai
eccessivamente "marchiato" .
I giovani devono rendersi conto da soli della efficacia o
della praticità di un'offerta e solo allora la adotteranno.
La situazione di Vigevano è vista poi come ulteriormente
particolare in quanto il "provincialismo" fa si che ci sia
scetticismo nei confronti della novità che generalmente viene apprezzata
soltanto quando diffusamente condivisa.
In generale una cosa tende a essere apprezzata perchè
"piace" piuttosto che per un riconoscimento diretto della sua
"bellezza".
Sull'argomento app è stata suggerita la possibilità, proprio
per renderla "adottabile" dai giovani, di chiedere a loro stessi
attraverso un concorso di idee per non
professionisti.
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